Il Reparto Chiarugi, già lavanderia
Il corpo più antico dell’edificio che ospitava tale reparto fu realizzato nella seconda metà dell’Ottocento e destinato fino al 1915 a lavanderia e guardaroba. Costruito a valle del reparto Lodoli, fu ampliato in tale anno con una sopraelevazione e il congiungimento del corpo di fabbrica alle mura cittadine. Venne così convertito in reparto per le donne “agitate”, a seguito della decisione di trasformare il padiglione Conolly in sezione solamente maschile.
Assunse la denominazione di reparto Chiarugi, a ricordo di Vincenzo Chiarugi, direttore del Bonifazio di Firenze, che “per primo volle i malati sciolti dai ceppi e assistiti con carità”.
Per far fronte al numero sempre crescente di malate, negli anni Trenta l’edificio fu ulteriormente ingrandito, su progetto di Vittorio Mariani, con l’aggiunta verso la vallata di un poderoso avancorpo articolato su tre livelli.
A metà degli anni Sessanta il Chiarugi ricoverava 170 donne, la metà delle quali in celle con letti murati in terra o in celle di sicurezza con le pareti rivestite da materassi di crine.
La struttura, dopo un intervento di recupero a cura dell’Azienda USL Toscana Sud Est, ospiterà l’ospedale di comunità e l’hospice.