L'edificio centrale del San Niccolò
“Nel 1865 l’amministrazione del Manicomio stabilì di costruire di nuova pianta il grandioso stabilimento, e a tale scopo dette la commissione del progetto all’Architetto Cav. Francesco Azzurri di Roma”. I lavori per la realizzazione del nuovo edificio, che andò a sostituire il preesistente monastero trecentesco, iniziarono nel 1870 e necessitarono di più anni rispetto a quanto previsto, tanto che il colossale stabile, con due avancorpi laterali, rivestito nella parte inferiore a bugnato e con i piani superiori in laterizio a vista, venne terminato solo nel 1890.
Il suo aspetto era volutamente quello “di un grandioso palazzo da villa signorile, che sviluppa la fronte sopra un parco a giardino, senza il malinconico carattere di un asilo per alienati”.
Il piano terreno era destinato ai “servizi generali, alle sale di trattenimento, ai refettori”, mentre i due piani superiori ai “dormitori per i tranquilli e i semi-tranquilli”.
Nella parte posteriore dell’edificio, sfruttando il declivio della collina, trovavano posto al piano seminterrato “la cucina, la dispensa, la panetteria ed ampi sotterranei per la conserva del vino, dell’olio…” e un impianto molitorio.