Il molino del San Niccolò
L’edificio centrale ospitava sul retro, a piano terra, la cucina, la dispensa, un molino, la panetteria ed ampi sotterranei per la conservazione del vino, dell’olio. L’installazione del molino risale al 1934.
Già da alcuni anni la Società di Esecutori di Pie Disposizioni di Siena, al tempo proprietaria dell’Ospedale, aveva svolto accurate indagini di mercato e con delibera del Consiglio del 29.12.1932 commissionò alle Officine Meccaniche Italiane S.A. di Reggio Emilia un molino agricolo a cilindri con potenzialità giornaliera di 40 quintali, azionato da un motore ad olio pesante delle Officine Pignone di Firenze. Fra le attrezzature del molino è presente anche una bilancia automatica Chronos per materiali sfusi della Società C. Reuther & Reisert’s.
Dai documenti d’archivio risulta che il 1° gennaio 1973 il molino cessò la sua attività, dopo che per oltre 40 anni vi avevano lavorato alcuni mugnai e non pochi ricoverati. Si decise dunque che venisse smantellato, cosa che fortunatamente non avvenne. In maniera altrettanto fortunata il molino è restato pressoché intatto nonostante la ristrutturazione dell’intero edificio per destinarlo a un uso universitario.