Proiettori per la didattica e la divulgazione scientifica
Lungo il corridoio di ingresso alla Biblioteca di Medicina (blocco didattico piano 1) sono esposti proiettori epidiascopici utilizzati dall’Ateneo senese per la didattica o la presentazione di contributi in varie occasioni come congressi o incontri scientifici.
A partire dalla prima metà del Novecento la didattica universitaria si è arricchita di una serie coerente di esperienze didattiche realizzate attraverso le immagini.
Le innovazioni tecnologiche, da un lato, e una rinnovata sensibilità della pedagogia italiana, dall’altra, hanno dato un sensibile impulso alla diffusione delle proiezioni luminose anche in ambito universitario.
In questo nucleo espositivo sono visibili proiettori epidiascopici utilizzati dall’Ateneo senese per la didattica o la presentazione di contributi in varie occasioni come congressi o incontri scientifici. Sono databili a partire dagli anni Venti fino agli anni Settanta del XX secolo.
Il più antico infatti è marchiato Fratelli Koristka, ditta acquisita da Officine Galileo nel 1929. Gli altri, dagli anni Quaranta agli anni Settanta, sono stati prodotti da diverse ditte specializzate, quali l’inglese Aldis, l’italiana Malinverno, la tedesca Leitz.
È presente un proiettore cinematografico in ottimo stato di conservazione: il Filmosound 640 della Bell & Howell, con cassa acustica, acquistato nel 1962 dalla Clinica Pediatrica.
L’esposizione propone anche una lavagna luminosa, precorritrice delle moderne LIM, e un ingranditore fotografico, anch’esso Leitz.