Sabato 10 giugno, dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia, è tornata la Festa dei Musei. A causa del maltempo abbiamo abbandonato il consueto Orto botanico per gli attigui spazi coperti del presidio universitario Mattioli. Questo imprevisto non ci ha scoraggiati né ha scoraggiato il grande pubblico che ha voluto essere presente alla Festa e al saluto del Rettore dell’Università Professor Roberto di Pietra e delle autorità della Provincia e della Regione.
Centinaia di bambini e ragazzi hanno partecipato ai laboratori che i musei afferenti al SIMUS e alla Fondazione Musei Senesi hanno predisposto sui temi della sostenibilità ambientale in chiave di cittadinanza attiva e in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, come ad esempio la lotta al cambiamento climatico, il consumo responsabile, la lotta alle disuguaglianze, la parità di genere, l’impegno per un’energia pulita e accessibile. È stato questo infatti ciò che ha caratterizzato l’undicesima edizione della Festa dei Musei, che per l’occasione ha preso il nome di Festa dei Musei per la Sostenibilità.
Un evento, ormai diventato un appuntamento atteso da senesi e turisti, che si pone l’obiettivo di valorizzare i musei come luoghi e strumenti di comunicazione scientifica: un esempio straordinariamente efficace di azioni di Terza Missione universitaria.
Letture e conferenze alla Festa by night
Dopo un pomeriggio dedicato ai laboratori a cura dei referenti dei vari musei, la Festa dei Musei per la Sostenibilità è andata avanti, come nelle scorse edizioni, con uno specifico programma in notturna, con letture, conferenze e musica dal vivo, sempre caratterizzate dai temi della sostenibilità ambientale.
Alessandro Fo, poeta e professore ordinario di Letteratura Latina dell’Università di Siena, ha curato lo spazio “Letture arboree, umane, celesti”, recitando alcune liriche di scrittrici e scrittori contemporanei, nelle quali si evidenzia la forza e al contempo la fragilità della Natura, un sistema che l’uomo sta mettendo seriamente in crisi, rischiando di distruggerlo.
Alessandro Marchini, direttore dell’Osservatorio astronomico dell’Ateneo senese, riprendendo il tema della situazione di rischio al quale l’uomo sta sottoponendo la Natura ma anche la sua stessa esistenza, si è soffermato sulla possibilità di un Pianeta B per l’umanità. Nonostante le scoperte di questi ultimi anni la possibilità che l’uomo possa spostarsi su un altro pianeta restano al momento nei limiti della teoria a causa della difficoltà di trovare un pianeta che abbia caratteristiche simili alla Terra che possano garantire la sopravvivenza dell’uomo. Al contempo, anche laddove tali caratteristiche sembrano essere presenti, resta il problema di raggiungere tali pianeti estremamente lontani. La mini-conferenza di Marchini si è chiusa pertanto con l’invito a fare di più per mantenere al meglio la nostra Terra, che al momento si conferma come unico luogo possibile per la vita dell’uomo.
Vincenzo Millucci, già docente e divulgatore scientifico, che ha coordinato la serata, ha quindi dato la parola a Federico Maria Pulselli, docente di Chimica dell’Ambiente e dei Beni culturali – Ecodynamics Group – Università di Siena. Pulselli ha spiegato alcune buone pratiche per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Adottare uno stile di vita ecosostenibile vuol dire fare delle scelte e intraprendere quotidianamente azioni volte a rispettare l’ambiente e tutti gli esseri viventi in un’ottica ecologica. La serata si è chiusa con il concerto di Giulio Stracciati, Starnotes, chitarra solo.
Davide Orsini
Direttore SIMUS