“Anatomia e chirurgia dell’orecchio: evoluzione della didattica e delle tecniche di rappresentazione anatomica” è il titolo del laboratorio che come Museo Anatomico “Leonetto Comparini” abbiamo proposto in occasione di Bright-Night 2024.
Il gruppo di ricerca è stato costituito da Margherita Aglianò, Niccolò Fagni, Daniela Franci, Paola Lorenzoni, Marco Mandalà, Davide Orsini, Claudia Vanni.
Abbiamo scelto di presentare l’anatomia dell’orecchio umano mettendo insieme le nostre competenze con quelle chirurgiche. È noto infatti che l’anatomia è da sempre ritenuta una materia propedeutica per la chirurgia e suo stesso fondamento. L’orecchio, è uno dei distretti anatomici più complessi. Organo sensoriale strabiliante, localizzato all’interno degli spazi piccoli ed angusti della rocca petrosa dell’osso temporale richiede per la sua visualizzazione otomicroscopi con ingrandimenti di almeno 20 volte.
Ci è sembrato interessante far conoscere i progressi storici nella rappresentazione macroscopica dell’orecchio umano. Abbiamo pensato perciò di mettere a confronto l’antico, cioè un modello in cartapesta policroma conservato presso il museo, realizzato dal medico francese Louis Thomas Jérôme Auzoux (1797-1880), con il moderno ovvero utilizzando modelli 3D virtuali di orecchio umano. Questi, fornendo una percezione tattile e visiva realistica, ci danno la possibilità di fare pratica chirurgica e rappresentano un modello per l’insegnamento sia dell’Anatomia che della chirurgia. Il pubblico, adulti, bambini e studenti, è stato numeroso e soprattutto curioso di conoscere l’anatomia di un organo ai più ignoto.
Margherita Aglianò e le curatrici del Museo Anatomico