Musei in Festa: la possibilità rara di osservare gli antichi preparati in formalina del Museo Anatomico

Lo scorso 29 novembre, nell’ambito della rassegna “Musei in Festa”, organizzata per la cittadinanza dal Sistema Museale di Ateneo, il Museo Anatomico “Leonetto Comparini” ha offerto visite guidate gratuite per l’intera giornata a un patrimonio storico scientifico tra i più ricchi e antichi dell’Ateneo. Il Museo Anatomico senese, infatti, può esser fatto risalire al 1862 con i pregevoli preparati di Paolo Mascagni, incrementato poi da Girolamo Grifoni, dissettore di Giovan Battista Vaselli, “abilissimo per la tecnica ed ispecie per la iniezione dei vasi linfatici”, e da Salvadore Gabbrielli, che divenne poi docente di materia medica. Si aggiunsero in seguito una serie di preparazioni microscopiche offerte dal Gabbrielli.
Oltre alle visite guidate è stata proposta l’osservazione di alcuni degli antichi preparati conservati in formalina, di norma non accessibili al pubblico. Si tratta di vari organi umani prelevati durante le dissezioni, effettuate tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, nell’antica sede dell’Istituto di Anatomia Umana Normale, al tempo situata in via Laterina. Gli organi conservati in formalina sono arrivati ai giorni nostri con le loro caratteristiche morfologiche quasi del tutto inalterate.
L’evento ha visto la partecipazione oltre che di studenti e colleghi della sede di San Miniato anche di persone, incuriosite dalla possibilità di conoscere l’anatomia umana. I visitatori hanno avuto l’opportunità di osservare da vicino organi come il cervello, la laringe e il cuore. Tutto il pubblico era molto interessato; qualcuno che all’inizio era intimorito dal materiale cadaverico si è piano piano appassionato facendo numerose domande anche sul funzionamento degli organi.
Alcuni partecipanti, pur lavorando vicino alla sede museale, non sapevano che vi fosse conservato un patrimonio così importante. Per noi operatori che cerchiamo, con pochissime risorse ma con grande entusiasmo ed impegno, di mantenere vivo questo patrimonio della nostra Università è stata una giornata di grande soddisfazione.
Speriamo di poter organizzare per il prossimo anno un altro evento che sia altrettanto gradito ai visitatori.
Margherita Aglianò, Daniela Franci, Paola Lorenzoni, Claudia Vanni