Sono tanti gli appuntamenti del SIMUS in questo autunno per la rassegna Musei in Festa, un vero e proprio viaggio nei musei universitari alla scoperta del sapere, per osservare, esplorare e fare esperienza di ciò che non si conosce.
Un viaggio per giungere in luoghi in cui incontrare persone e idee, creare connessioni e realizzare scambi, interagendo con tutta la società, contaminarsi con nuove idee e competenze per generare e diffondere l’amore per la conoscenza delle scienze.
Sono in programma laboratori, dove imparare divertendosi, stimolando e guidando lo sguardo curioso dei bambini e dei ragazzi per farli sempre più avvicinare ai temi della scienza, conferenze e dibattiti, visite guidate, esposizioni temporanee, spazi di condivisione.
Il Museo di Scienze della Terra dell’Università di Siena ha organizzato due eventi aperti a tutta la cittadinanza in occasione del Festival nazionale delle Geoscienze denominato “Settimana del Pianeta Terra”.
Il giorno 8 ottobre è stata tenuta dal professor Marco Giamello, docente di Archeometria e conservazione dei beni culturali, una conferenza dal titolo “Le pietre del centro storico di Siena”. La nostra è una città dalla lunghissima storia: all’interno della sua cerchia muraria medievale ci sono palazzi, chiese, monumenti, case di altissimo valore architettonico e artistico. Le pietre e i materiali utilizzati sono estremamente variabili. Camminiamo sulle lastre di pietra serena, una arenaria di ca. 30 milioni di anni (Ma). I “marmi” del Duomo sono rocce metamorfiche che derivano da rocce carbonatiche depositatesi 200 milioni di anni fa sul fondale di un antico mare e da rocce magmatiche basiche che rappresentavano la crosta oceanica di 150-100 Ma. La cosiddetta “pietra da torre” è una roccia sedimentaria carbonatica. Tutte queste rocce affiorano nella nostra provincia e venivano o vengono tutt’ora estratte da cave attive vicino a noi.
Il secondo evento ha avuto come titolo Il “delfino Casolino” al Museo di Scienze della Terra. Per la prima volta nel nostro Museo è stato esposto al pubblico il fossile di una Pseudorca di circa 4 metri di lunghezza vissuta 3 milioni di anni fa e ritrovato in sabbie plioceniche tra i comuni di Colle val d’Elsa e Casole d’Elsa. Si tratta di un reperto eccezionale: un delfinide adulto, del quale sono conservate numerosissime ossa, fra cui il cranio, numerosi denti, vertebre, costole e altri elementi. Il fossile è ancora in studio e si pensa si tratti di una nuova specie non ancora caratterizzata. Nell’occasione sono stati esposti anche i fossili della fauna marina che viveva nello stesso ambiente del mammifero marino, quali molluschi come Bivalvi, Brachiopodi, Gasteropodi, Briozoi, Cirripedi, Echinodermi.
Tanti gli appuntamenti anche sul versante della Fisica.
Lo scorso 9 ottobre Vera Montalbano, direttrice della Collezione di Strumenti di Fisica, ha tenuto una conferenza sul tema “Astronave Terra. Il cambiamento climatico visto dallo spazio”.
Le iniziative torneranno in novembre: venerdì 8 novembre, alle ore 16 e alle ore 18 si terranno gli appuntamenti “A spasso per il Sistema solare” a cura di Vera Montalbano, una passeggiata ideale nel sistema solare, e “Dalla luna a Saturno. Un viaggio spaziale nel cielo d’autunno”, con Alessandro Marchini, direttore dell’Osservatorio astronomico dell’Università di Siena, che guiderà i visitatori in una osservazione diretta dalla Luna a Saturno nel cielo autunnale.
L’ultimo incontro “Scienza e fantascienza. Scenari futuri” si terrà il 5 dicembre alle ore 17: Vera Montalbano tratterà del rapporto tra scienza e fantascienza in cui scenari futuri e futuribili riguardano la relazione tra umanità e pianeta Terra.
Sarà possibile partecipare ad alcune iniziative anche da remoto. Tutti gli appuntamenti rientrano nel calendario della “Settimana mondiale dello spazio a Siena 2024. Spazio & cambiamento climatico”.
E, infine, il 29 novembre, dalle ore 9.30 alle ore 17.00, il Museo Anatomico “Leonetto Comparini” organizzerà un evento presso la sede museale, al Polo Scientifico di San Miniato in via Aldo Moro 2 (piano terra, settore A). In questa giornata il museo, ricco di collezioni osteologiche, preparati anatomici essiccati, modelli, antichi strumenti e tavole, sarà accessibile al pubblico per visite libere o guidate gratuite.
Sarà possibile inoltre l’osservazione guidata di preparati anatomici conservati in formalina normalmente non accessibili al pubblico. Si tratta di organi umani prelevati durante le dissezioni effettuate nell’antico Istituto di Anatomia Umana Normale dell’Università di Siena nel periodo compreso tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Saranno effettuate tre osservazioni guidate a piccoli gruppi (6-7 persone) alle ore 10.00, 12.00 e 15.00. Sia per le visite guidate (durata 1 ora e mezza circa) che per l’osservazione dei preparati in formalina (durata circa 1 ora) è necessaria la prenotazione che va effettuata scrivendo una mail al seguente indirizzo: museo_anatomico@unisi.it entro il giorno 27 novembre 2024.
Sempre più, quindi, i musei del SIMUS vogliono entrare in contatto con la cittadinanza, dialogare con i propri visitatori e parlare alla cittadinanza, essendo accessibili e inclusivi e promuovendo la diversità e la sostenibilità. Vogliono, in questo modo, operare con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze, come stabilisce l’ICOM nella definizione che dà di museo.
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