Due nuove teche espositive al Museo di Scienze della Terra per valorizzare e conservare efficacemente i beni

Il percorso espositivo del Museo di Scienze della Terra si arricchisce di nuove teche che vanno a valorizzare ulteriormente gli spazi del presidio del Laterino, in linea con il progetto del SIMUS di realizzare nelle diverse sedi universitarie spazi espositivi per mettere in luce beni culturali dell’Ateneo legati a quei luoghi. Nelle due nuove teche fanno mostra di sé esemplari di minerali particolarmente preziosi per le loro dimensioni inusuali e la loro bellezza.

Una teca arricchisce l’ingresso del palazzo centrale del Laterino: vi è allocato un campione di Quarzo (SiO2) proveniente dal Brasile. Sono più cristalli, tendenzialmente trasparenti e incolori, con inclusioni di forma aciculare di shorlite, una varietà di tormalina [NaFe3Al6(BO3)3Si6O18(OH)4].

La seconda teca è posizionata all’ingresso della palazzina “Ex-geochimica”, che ospita la collezione di materiali lapidei. Il campione è un ammasso gigante di malachite botroidale, proveniente dal Congo. La malachite è un carbonato idrato di rame [Cu2(CO3)(OH)2]. Il colore verde intenso è legato al rame che è un elemento cromoforo; la morfologia mammellonare (detta, appunto, botroidale) è dovuta al fatto che si tratta di un ammasso microcristallino, che è la forma più comune in cui si ritrova questo minerale.

I nuovi espositori aumentano il valore e l’interesse dell’area espositiva del Museo, rendendo visibili reperti finora conservati in deposito o in aree non solitamente aperte al pubblico. La nuova sistemazione dei reperti, oltre a valorizzarli, rende più efficace la loro conservazione. Le teche, di fattura analoga a quelle del percorso espositivo del SIMUS nel palazzo del Rettorato, sono state progettate dai colleghi dell’Ufficio Tecnico dell’Università e realizzate in corten e plexiglas. Il nuovo allestimento è stato reso possibile grazie al finanziamento ottenuto a seguito di un progetto sottoposto, nel 2021, al Ministero della Cultura che ha stanziato fondi per il riordino e funzionamento di “Piccoli Musei”. L’obiettivo principale del progetto era arricchire il percorso espositivo, valorizzando i beni e rendendoli fruibili a un numero maggiore di persone.

 

Giovanna Giorgetti, Claudia Magrini

Museo di Scienze della Terra