Si è svolto ad Aosta dal 18 al 21 ottobre il 31° congresso dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici – ANMS sul tema “Musei scientifici, ambiente, territorio. Nuove visioni, obiettivi, servizi, relazioni per comunità sostenibili”.
Il tema è fortemente sentito a livello internazionale (UNESCO ed EU). La visione postmoderna del Museo è quella di una Istituzione al servizio degli utenti, delle comunità, del territorio. Non a caso, i musei pubblici presentano progetti e programmi regolati dalle normative istituzionali: visione, missione, bilancio performance, advocacy, rendicontazione, client, impatto sociale, accreditamento, trasparenza e accountability.
I temi includono le attività standard e classiche museali di ricerca e conservazione, documentazione, memoria, ma includono anche le ultime direttive UNESCO, EU, sull’uso “integrato” del patrimonio per il benessere locale e il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni e del Pianeta (Convenzione di Namur del 2015 e la Convenzione di Faro del 2005).
Nell’occasione per i partecipanti al congresso è stato possibile visitare in anteprima il Museo regionale di Scienze Naturali Efisio Noussan, oggetto in questi ultimi anni di un’opera di profonda ristrutturazione della struttura e di revisione della mission, che in questi giorni riapre al pubblico.
Il SIMUS è stato presente al congresso con 3 interventi.
Ilaria Bonini, direttrice del Museo Botanico, è intervenuta sul tema “La collezione di Muschi di Valenti Serini: revisione e restauro”.
Davide Orsini, direttore del SIMUS e discussant nella sessione Musei, Welfare e territorio, ha presentato due relazioni: “Atena, l’alter ego robotico che rende fruibili da remoto i musei universitari senesi” e “Un percorso espositivo e uno storytelling digitale per la narrazione della nascita”.25