Sono stati presentati il 14 ottobre scorso, nell’Aula Magna del Rettorato, i risultati del progetto “Soluzioni innovative per migliorare le informazioni per gli utenti dei musei universitari”, presentato da Daniela Franci e Claudia Vanni (Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e Neuroscienze), Cinzia Panti (Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo) e Antonio Giudilli (Centro Servizi di Ateneo SIMUS) nell’ambito del bando dell’Università di Siena “Progetti di miglioramento delle attività lavorative e del rapporto con gli utenti interni ed esterni del personale di categoria B e C”.
Sono stati 7 i progetti selezionati e tra questi quello relativo agli utenti dei musei universitari.
Il progetto ha riguardato la parte già realizzata del Percorso museale diffuso di San Miniato (Museo di Strumentaria medica) e in particolare quella dedicata alle grandi attrezzature di interesse storico-scientifico situate nell’atrio principale del Presidio San Miniato. È stato guidato dalla consapevolezza che i macchinari e gli strumenti ivi esposti, pur essendo ben conosciuti dagli addetti ai lavori e dagli studenti, lo sono scarsamente dagli utenti, dai familiari degli studenti e dal pubblico generalista.
Prima della realizzazione del progetto i beni esposti erano dotati di brevi didascalie che però non riuscivano a rendere la ricchezza di informazioni che una attrezzatura scientifica può esprimere. Il gruppo di lavoro, quindi, si è concentrato nell’individuazione, attraverso strumenti digitali, di un modo per superare le tradizionali didascalie museali e di una modalità di presentazione che potesse catturare l’attenzione e l’interesse dei diversi target di pubblico. Da qui l’idea di predisporre un QR-Code, a fianco delle didascalie esistenti, che rimandasse alla descrizione dell’oggetto attraverso un filmato, una scheda di approfondimento o una pagina web esistente o da creare, con l’obiettivo principale di permettere all’utenza esterna, composta prevalentemente da cittadini e da familiari degli studenti, e interna, composta dagli studenti, dal personale docente e personale tecnico amministrativo, di avere informazioni aggiuntive e curiosità sulla strumentazione esposta, con l’ulteriore scopo di aumentare l’accessibilità delle informazioni.
Dopo un confronto con il direttore del Museo di Strumentaria medica Davide Orsini, il gruppo di lavoro si è dedicato alla produzione di brevi filmati che avessero come protagonisti coloro che quelle attrezzature le conoscevano bene: i docenti e i tecnici che le hanno utilizzate nei decenni scorsi per la ricerca e i medici che le hanno impiegate per la cura dei pazienti.
Così facendo è stato dato ‘volto e voce’ a un Polmone d’acciaio, a un respiratore artificiale e alla Collezione di strumenti di Anestesiologia attraverso l’esperienza sul campo del dottor Armando Fucci, specialista in Anestesia a rianimazione all’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena; a uno Spettrometro di massa e a un Diffrattometro a Raggi X grazie al professor Gianluca Giorgi del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia; a un Microscopio elettronico a trasmissione attraverso gli interventi dei professori Romano Dallai e Pietro Lupetti del Dipartimento di Scienze della Vita; a una Centrifuga a Boli grazie al professor Andrea Bernini del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia; a un Liofilizzatore con il contributo della professoressa Elena Cardaioli del Dipartimento di Scienze della Vita e, infine, a un’Autoclave sterilizzatrice grazie alla professoressa Ilaria Manini del Dipartimento di Medicina molecolare e dello Sviluppo.
Il risultato del lavoro è al momento di nove video realizzati, tutti visualizzabili attraverso la scansione dei Qr Code posizionati in loco.
l progetto sarà replicato in altri percorsi espostivi del Sistema Museale e potrà essere riproposto anche da altre strutture dell’Università di Siena.
Daniela Franci, Antonio Giudilli, Cinzia Panti e Claudia Vanni