Le Collezioni di Archeologia e d’Arte: la lunga strada verso la Terza missione

Recepite nel Sistema Museale di Ateneo all’inizio del 2021, le Collezioni di Archeologia e d’Arte hanno una storia lunga più di 30 anni, iniziata ai tempi del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti. Sono nate, infatti, negli anni Novanta sotto forma di Collezioni di Preistoria, Archeologia Classica ed Archeologia Medievale: le missioni archeologiche del Dipartimento, condotte soprattutto in Toscana e in altre regioni italiane, producevano quantità rilevanti di materiale archeologico, costituito da ceramica da mensa e da cucina, materiale edilizio e intonaci decorati, oggetto di attenzione, di ricerca e di studio da parte del personale docente e tecnico afferente ai Laboratori del Dipartimento e, al tempo stesso, straordinaria occasione di formazione per gli studenti e i laureandi in Archeologia dell’Ateneo senese.

Dal momento che i reperti transitavano per i Laboratori di Preistoria, Archeologia, Ceramologia e Restauro in modo temporaneo, essendo il frutto perlopiù di scavi in concessione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Dipartimento era tenuto a processarli attraverso il lavaggio, la siglatura e la classificazione, provvedendo al loro restauro dietro specifica autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, organizzandone finalmente lo studio, per restituirli poi ai Musei Archeologici Nazionali oppure ai magazzini della stessa Soprintendenza, o ancora ai Musei Civici dei Comuni nei quali erano condotti gli scavi.

Sono passati per i Laboratori senesi i reperti di ricerche che hanno un posto importante nella storia dell’archeologia italiana del Novecento, uno per tutti lo scavo della villa romana di Settefinestre ad Orbetello (GR). Tale virtuale assenza di depositi ha condotto docenti e personale tecnico responsabile dei Laboratori a trasformare le normali attività di ricerca e studio offerte agli studenti, in veri e propri progetti cognitivi sulle potenzialità espresse dai reperti, che hanno approfondito nel tempo i temi della manipolazione dei reperti per coadiuvare e superare le disabilità fisiche, dell’acquisizione di conoscenze e di pratiche professionali attraverso lo studio delle tecniche della fabbricazione e del decoro delle ceramiche, fino alle esperienze di archeologia sperimentale per cuocere o conservare alimenti nelle forme ceramiche antiche.

Le brevi schede contenute in questo Notiziario documentano, in grande sintesi, le attività di Terza missione, promosse attraverso il Progetto ESCAC e animate dal personale del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali e dai suoi collaboratori, attivi nella cornice delle attività del Sistema Museale Universitario Senese – SIMUS: dallo stato di salute dei Laboratori del Dipartimento, oggi indebolito dall’assenza di un effettivo turnover del personale tecnico collocato a riposo, dipenderà il futuro delle collezioni archeologiche e delle importanti collezioni di arte contemporanea, appena acquisite al SIMUS.

Il problema, infatti, non è tanto l’assenza di spazi espositivi dove esporre, sia pure con criteri di rotazione, materiali archeologici, oggetti d’arte, oppure approfondire aspetti dei progetti di ricerca condotti dal Dipartimento e dai suoi collaboratori, quanto piuttosto assicurare risorse, finanziarie ed umane, per garantire l’organizzazione di eventi e la sopravvivenza dei Laboratori, cuore pulsante dei progetti di ricerca e di Terza missione e al tempo stesso antitesi del concetto di Museo/Collezione quale luogo della polvere e della noia. Se, in conclusione, è evidente come le Collezioni di Archeologia e d’Arte possano rappresentare un’interfaccia di primaria importanza per disseminare e ricondurre i risultati della ricerca senese alla città, alla regione e al Paese, è altrettanto evidente come la sensibilizzazione dei cittadini (soprattutto i più giovani) verso l’eccezionale patrimonio culturale italiano passi attraverso una partecipazione attiva alla sua valorizzazione.

 

Andrea Zifferero

Professore di Etruscologia e Antichità Italiche e di Musealizzazione e Gestione del Patrimonio Archeologico

Direttore delle Collezioni di Archeologia e d’Arte