Un volume molto importante sotto il profilo della scienza botanica e della storia locale, L’erbario dei Cappuccini di San Quirico (Edizioni Effigi), a cura di Ilaria Bonini, Raffaele Giannetti, Elisabetta Miraldi e Ugo Sani, è stato presentato in febbraio a San Quirico d’Orcia, in attesa di una presentazione a Siena che avverrà prossimamente, non appena la situazione sanitaria lo permetterà.Questo volume rappresenta il risultato degli studi che il personale dell’Università di Siena ha portato avanti per anni, su una donazione: l’Erbario dei Cappuccini di San Quirico, costituito da 6 tomi con alcune centinaia di esemplari botanici, è stato infatti donato da Paolo Simonelli all’Università di Siena nel 1987 e si è aggiunto un volume ritrovato dagli eredi Noli nel 2018.
Tale donazione è custodita oggi in ambiente controllato e protetto, presso il Museo Botanico – Erbario dell’Università di Siena, e risulta essere una testimonianza di un importante patrimonio culturale e scientifico risalente alla seconda metà del secolo XVIII.
Dal 2012 è iniziata la rilevazione fotografica dei 6 tomi dell’Erbario e al tempo stesso è stato svolto un attento lavoro di ricerca e di verifica delle fonti da cui poter trarre notizie utili sulla origine e storia dell’Erbario, compresa una serie di verifiche presso archivi storici, diocesani e congregazioni di cui lo storico Ugo Sani parla approfonditamente in un intervento nel libro. La storia dell’erbario – storia complessa e ancora in parte oscura – si trasforma ben presto in una indagine aperta a ogni minima suggestione e, per questo stesso motivo, in un racconto della vita quotidiana a San Quirico fra Sette e Ottocento. Ad oggi tuttavia non esistono notizie in nessun documento relativo al convento dei Cappuccini, che possono riportare all’allestimento di un erbario.
Per quanto riguarda lo studio dell’Erbario dei Cappuccini di San Quirico, il latinista Raffaele Giannetti ha svolto una ricerca sulla storia e funzione degli erbari e sulla possibile attribuzione di questo erbario, che al suo interno non riporta indicazioni sul luogo di raccolta e sul nome del raccoglitore. Elisabetta Miraldi, docente presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, e Ilaria Bonini, responsabile dell’ Herbarium Universitatis Senensis (SIENA), hanno invece svolto lo studio sistematico e conoscitivo delle specie vegetali: officinali e non officinali, traducendo le postille mediche inserite a fianco del campione vegetale e ricercando la distribuzione e la presenza delle specie catalogate sul territorio italiano, per avere informazioni sulla provenienza e l’epoca della raccolta che ha formato l’Erbario dei Cappuccini.