Buone pratiche di accessibilità dei beni culturali

Tra gli interventi al congresso ANMS 2019 quello di Lucia Sarti, per anni direttore delle Collezioni di preistoria, archeologia classica e medievale del SIMUS, ha trattato di «Buone pratiche di accessibilità ai beni culturali e comunicazione con i giovani adulti all’Università di Siena: “Vietato non toccare”, progetti MIUR, Alternanza Scuola-Lavoro».

L’Università di Siena, attraverso il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali, è da molti anni impegnata in una politica di inclusione e di accessibilità universale ai Beni culturali. In tal senso opera anche l’Ufficio Accoglienza studenti disabili e Servizi DSA dell’Ateneo. L’attenzione alle tematiche in discorso è nata con “Vietato NON Toccare”, una esperienza espositiva itinerante che è stata disseminata in più occasioni, anche all’interno dell’ANMS, come sistema di utilizzo e di divulgazione del Design for All. Si tratta di un progetto che nel tempo è stato adeguato a tematiche differenti (Scienze naturali, Archeologia, Beni artistici) e offerto in varie sedi museali ed espositive. Un progetto laboratoriale in divenire e in costante approfondimento metodologico e tematico, grazie anche al confronto con utenti, rappresentanti di categoria e specialisti del settore, strutture museali ed espositive. L’attenzione all’educazione e alla formazione dei giovani adulti è una costante della politica dell’Ateneo che, maturata attraverso “Vietato NON Toccare”, si è concretizzata in diversi eventi finalizzati sia alla puntualizzazione della metodologia sia all’avvicinamento di pubblici non usuali ai Musei, ai Parchi e ai Beni culturali in generale. Sono stati realizzati coinvolgendo le “Collezioni di Preistoria” del SIMUS, attraverso anche la partecipazione a bandi MIUR-MIBACT, percorsi formativi per le scuole medie superiori (alternanza scuola-lavoro), per i giovani diplomati (Fondazioni ITS) e di aggiornamento dei docenti (educazione continua) basati sulla integrazione tra la formazione istituzionale tradizionale e il metodo laboratoriale ed esperienziale rivolto alla conoscenza e all’applicazione del Design for All come filosofia che tutela il diritto di espressione delle diverse realtà culturali.

 

Lucia Sarti

Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali